Gli integratori dopo i 50 anni

Le persone “over 50” superano il 44% della popolazione totale con prospettive di aumento nei prossimi anni. L’industria degli integratori alimentari ha creato prodotti specifici per questa fascia d’età: proviamo ad analizzarli meglio per capire a chi possono essere utili.

LO STILE ALIMENTARE
Innanzitutto l’integrazione manifesta la sua “ragion d’essere” quando vi è una carenza. Seguire la dieta mediterranea ricca di frutta, verdura ed alimenti non trasformati generalmente garantisce un buon apporto dei micronutrienti più basilari: vitamine e sali minerali. È anche vero che ci sono stati fisiologici o patologici che possono incrementare di molto le necessità, magari a causa dell’uso di alcuni farmaci cronici.

UNA COMPRESSA UGUALE PER TUTTI?
Alcuni integratori propongono una formulazione specifica 50+, con particolari concentrazioni di micronutrienti bilanciate sulle esigenze di questa fascia d’età. Si tratta di un approccio abbastanza generico, utile soprattutto per quelle persone che hanno la “coscienza sporca” rispetto all’alimentazione. Chi si alimenta correttamente troverà più utile una integrazione mirata alle proprie esigenze particolari. 

UNA SOLUZIONE SU MISURA
Le persone oltre i 50 anni vanno dall’atleta che gareggia nelle ultramaratone al centenario che, per quanto arzillo, ha uno stile di vita completamente diverso. Inoltre le patologie che si sviluppano soprattutto nella terza età incidono pesantemente sulle esigenze nutrizionali e di integrazione: pensiamo solo all’osteoporosi, alle complicanze della menopausa, alla prevenzione delle malattie neurovegetative. I farmaci cronici e salvavita a loro volta portano a maggiore necessità di alcuni nutrienti a prescindere dall’età. Ad esempio la maggior parte dei farmaci contro il colesterolo (statine) portano a deplezione di coenzima Q 10 e si può manifestare sia la stanchezza cronica che dolori e crampi a livello muscolare.

IL CONSIGLIO DEL FARMACISTA
Prima di acquistare un integratore è quindi opportuno chiedere consiglio al proprio farmacista di fiducia che già conosce il nostro stato di salute ed i farmaci che vengono assunti di frequente. Alcuni sintomi di lieve intensità, ma comunque fastidiosi, possono essere collegati a qualche carenza nutrizionale che il farmacista può individuare facilmente.

Dott. Antonio Marinelli Farmacista